Quali sono i tuoi bisogni in una relazione di coppia?
Di cosa hai bisogno in una relazione di coppia?
Come terapeuta, vedo varie coppie che stanno lavorando sui loro rapporti e vedo anche molte persone di ogni età che sono infelici nei loro rapporti, ma non sanno da dove cominciare per migliorare la loro relazione.
Sono loro stessi il problema? O è il loro partner? O è la dinamica tra di loro?
Ci sono anche molti giovani che vivono ripetuti fallimenti relazionali perchè spesso non si chiedono o non sanno di che cosa hanno bisogno in un rapporto di coppia, di cosa conta per loro in una relazione e che tipo di compagno vorrebbero essere e che tipo di compagno vorrebbero accanto.
Come possiamo aspettarci che l’altro soddisfi i nostri bisogni, se nemmeno noi sappiamo quali sono?
In generale, un buon punto di partenza sta nel riconoscere le proprie esigenze.
Se sei cresciuto in un’ambiente dove le tue esigenze sono state trascurate, invalidate o cronicamente insoddisfatte, questo può essere un compito molto arduo.
Ecco alcune domande da porsi per individuare i propri bisogni ed esigenze in una relazione:
1) Che cosa ti fa più male?
So che non è molto divertente fare l’inventario del dolore, ma è un primo passo fondamentale, perché, al fine di sapere di che cosa hai bisogno, è necessario dare uno sguardo ai tuoi sentimenti, anche a quelli negativi e dolorosi.
Forse non hai l’abitudine di farlo. Perchè di solito si tende a sopprimere e scacciare le emozioni dolorose. Forse ti capita di ridurre al minimo o di invalidare tali emozioni come la tua famiglia ha fatto con te quando eri piccolo, o come il tuo partner attuale sta facendo ora.
Perchè allora non provare a sviluppare una nuova abitudine? I tuoi sentimenti forniscono informazioni cruciali. Qualunque cosa tu senta più forte a tale riguardo, è ciò che conta di più per te.
2) Perché fa male?
Spesso ci sentiamo male perché ci sentiamo rifiutati, abbandonati, di non poter contare sulla persona da cui dipendiamo più. Ci sentiamo come se il nostro partner non ci apprezzasse, di non essere veramente amati, o che ci troveremo di nuovo a stare male, come al solito.
La paura del futuro fa male e intensifica il dolore presente in modo esponenziale. Si dice, infatti, che rimuginare su quello che potrebbe accadere di brutto o su cosa possa andare storto, sia una sorta di dolore sporco, che senza volere aggiungiamo al dolore puro e reale che proviamo nel presente o abbiamo vissuto in passato.
Ciò degrada anche la nostra fiducia in noi stessi, la nostra autostima. Potremmo diventare più vigili, esigenti e critici nei confronti del proprio compagno o di un possibile partner, ma non significa che le nostre esigenze siano cambiate. Magari abbiamo solo imparato a fingere che non abbiamo certi bisogni. O diciamo a noi stessi che ciò che ci serve non è importante o è sbagliato, che dovremmo sentirci qualcos’altro o dovremmo desiderare qualcos’altro.
Ma la realtà è che i nostri bisogni sono innati in noi, e sono gli stessi per la maggior parte degli esseri umani fin dalla nascita, ovvero: essere amati, apprezzati, protetti, accuditi e sostenuti.
3) Quale di questi bisogni appena elencati sono insoddisfatti nella tua relazione o sono stati trascurati nelle relazioni precedenti?
Questo si legherà nuovamente alla prima domanda. Stai male perché i tuoi bisogni non sono soddisfatti, quando invece è fondamentale che questi siano considerati nel tuo rapporto, prima di tutto da stesso e poi anche dall’altro.
Hai quindi il diritto di esprimerli e dire al tuo partner cosa hai imparato o stai imparando su te stesso, i tuoi bisogni e in che modo questi possono essere concretamente soddisfatti per te. Ovviamente dovrebbe essere una cosa reciproca, in modo che anche tu possa conoscere meglio i bisogni del tuo partner e capire in che modo specifico questi possono essere soddisfatti anche per lui/lei.
Pensa alle relazioni passate non in termini di quanto è stato perfido, insensibile o egoista l’altro, ma piuttosto in termini di cosa ti è mancato, quali tuoi bisogni non sono stati soddisfatti. O pensa alla tua attuale relazione e chiediti cosa ti manca realmente, piuttosto che criticare l’altro per i suoi difetti.
Sei alla ricerca di (maggior):
- sostegno emotivo?
- ascolto?
- dialogo e scambio?
- presenza e/o connessione?
- condivisione di tempo e attività?
- intimità?
- reciprocità?
- spazio personale e autonomia?
- manifestazioni (verbali o comportamentali) di amore, preoccupazione, interesse?
- rassicurazioni e apprezzamento?
- coerenza e prevedibilità?
- equilibrio nelle decisioni e nelle responsabilità?
E in che modo l’altro potrebbe concretamente soddisfare questi tuoi bisogni? Con quali azioni, parole, gesti, comportamenti, ecc..?? Questa precisazione sulle modalità concrete e specifiche è importante perchè per ognuno di noi possono esserci modi diversi per soddisfare gli stessi bisogni.
Aver individuato i propri bisogni non basta, ma bisogna anche comunicarli all’altro: se già facciamo fatica noi stessi ad individuare i nostri bisogni e in che modo possono essere soddisfatti, come possiamo pretendere che un altro li indovini e li soddisfi meglio di noi?
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